In Inghilterra tra le varie decorazioni di Natale, l'albero è il più usato. A Londra è tradizione addobbare un albero altissimo, allestito all'aperto con luci, nastri e ghirlande.
La notte del 24 Babbo Natale porta i doni ai bambini, lasciandoli in un grosso sacco sotto l'albero. I bimbi, per ringraziarlo, lasciano sul tavolo della cucina un bicchiere di latte e un pezzo di dolce per lui e una carota per la sua renna, e la mattina del 25 si aprono i doni. Nel giorno di Natale l'atmosfera è festosa ed è usanza riunirsi con le persone care e cucinare un buon pranzo con dolci tipici quale ad esempio il Christmas Pudding.
Sono usati per i festeggiamenti anche fuochi d'artificio o mortaretti.
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In Germania, i festeggiamenti di Natale iniziano l'11 novembre, giorno di San Martino. E' tradizione costruire per quel giorno delle lanterne, che i bambini porteranno in processione, e che servono ad illuminare la strada al santo.
Durante il periodo dell'Avvento i bambini hanno nelle loro camerette dei calendari con 24 finestrelle. Ogni giorno aprono una finestrella e promettono di compiere una buona azione nella giornata.
Il 6 dicembre poi arriva San Nicola a portare dolci, cioccolato e dolci speziati come i Lebkuchen o i Christollen.
La notte del 24 infine arriva Gesù Bambino (o Babbo Natale) a portare i tanto attesi doni. Le case sono addobbate a festa con ghirlande e candele, è usanza fare pasti ricchi e bere vino speziato.
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In Svezia i festeggiamenti del Natale cominciano la notte di S.Lucia (tra il 12 e il 13 dicembre), cucinando panini e biscotti allo zenzero. La mattina dopo, le bambine più piccole si vestono da Santa Lucia, con un lungo vestito bianco e una cintura rossa, mentre i bambini in camicia bianca, per raffigurare le stelle, quindi portano su un vassoio, caffé caldo e panini al resto della famiglia ancora a letto, mettendo sul vassoio anche il famoso " Julbock" il caprone di Natale, legato con fili rossi.
La vigilia di Natale i contadini ripongono i loro attrezzi ed ogni componente della famiglia ha una piramide di pane, biscotti, e frutta e si intinge il pane d'orzo nel liquido bollente di cottura del prosciutto natalizio
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Un'antica leggenda racconta la storia di una bimba messicana poverissima, che non aveva niente da offrire a Gesù. La vigilia di Natale la piccola se ne stava tutta triste davanti alla porta della chiesa, osservando i fedeli che entravano con le loro offerte. Vicino a lei, mezza nascosta dalla vegetazione, c'era la statua di un angelo. La bambina cominciò a strappare le foglie cercando di liberare la statua... e all'improvviso udì una voce che le diceva: "Porta questa pianta in chiesa, Gesù vi benedirà entrambe". Obbedendo alla voce, la bambina fece un mazzo con i rami della pianta ed entrò in chiesa. Mentre avanzava verso il presepe, le foglie in cima ad ogni ramo diventarono rosso fuoco, come se stessero bruciando.. Quella bellissima pianta era la poinsezia che, da allora, si vende proprio nel periodo di Natale. Molti la chiamano Stella di Natale, in ricordo del miracolo che Gesù fece per quella bimba che lo amava tanto.
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In Polonia le feste natalizie iniziano con l'apparizione della prima stella, la sera della vigilia. I bambini spiano ansiosamente il cielo e, appena appare il primo brillio tutti si mettono a tavola. Prima di cominciare a mangiare si fa circolare una sottile fetta di pane azzimo, chiamato "opplatek", raffigurante le immagini di Maria, Giuseppe e di Gesù Bambino, e ognuno ne prende un pezzetto. Un tempo in campagna, c'era l'abitudine di darne un po' anche agli animali della fattoria; oggi invece se ne dà solo agli animali domestici che vivono in casa. La tavola é sempre festosamente apparecchiata, ma sotto la tovaglia, c'é sempre un sottile strato di paglia, per ricordare a tutti, che Gesù é nato in una stalla. C'è l'usanza che i bambini debbano tirare le pagliuzze e chi prenderà la più lunga avrà lunga vita.
Un tempo le ragazze usavano mettere il pettine sotto il cuscino la notte di Natale, e colui che in sogno le avrebbe pettinate, ne sarebbe diventato il futuro sposo.
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Nel sud della Francia il presepe resta una tradizione importante. In Provenza, in alcune chiese vicino al mare, la messa di mezzanotte è seguita da una processione di pescatori che deposita ai piedi dell’altare un cesto pieno di pesce, come dono a Gesù Bambino. La notte della vigilia, i bambini lasciano le scarpe – e non le calze – vicino al camino, per i doni di Père Nöel. «Nei caminetti brucia tutta la notte un ceppo le cui ceneri vengono conservate per le loro proprietà curative. Questa simbologia si ritrova nel tipico dolce natalizio francese, la buche de Noël, una torta al cioccolato la cui forma ricorda quella del ceppo».
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Anche in Spagna il presepe - che qui si chiama nacimiento, cioè «nascita» - è molto diffuso. I festeggiamenti per il Natale iniziano l’8 dicembre, data in cui la Chiesa ricorda l’Immacolata Concezione. Un tempo, nella notte di Natale, ogni famiglia provvedeva ad aiutare un bambino povero fornendogli un corredino nuovo. Per i regali, i bambini spagnoli devono aspettare il 6 gennaio: a portarli sono infatti i Re Magi.
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